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Gloria ha tredici anni, lunghi capelli rossi e la pelle bianca come il latte. Frequenta una scuola privata e vive in un attico nel centro di Milano. Guido, suo padre è un uomo di successo ed Elisa, sua madre, è giovane e gentile. Ma l'invidiabile facciata nasconde una realtà ben diversa fatta di violenze e tradimenti ai quali Elisa, incapace di trovare una strada autonoma, soccombe malgrado un lungo percorso psichiatrico. Celato da perbenismo, cinismo e violenza regna tra le mura domestiche un vuoto interiore che la ricchezza non può colmare E proprio la giovanissima Gloria sarà la vittima attorno alla quale, con l'assenso complice della madre, si abbatterà la violenza del padre e sulla quale l'egoismo di entrambi i genitori giocherà una partita perversa. Abusando del suo bisogno d'amore, tenteranno di spezzarne la volontà e la capacità di immaginare un futuro migliore. Ma se lividi e ferite sono duri a guarire, Gloria crescerà coltivando il proprio sogno, e seppure combattuta e spesso a un passo dal baratro, sarà capace di scegliere la strada da percorrere. Quella che comincia dal binario 7 della stazione di Milano.